Quando ero piccolo andavo pazzo per le patate
schiacciate e le uova al tegamino, sopratutto durante l'inverno quando, dopo
aver giocato tutto il pomeriggio sulla neve, tornato a casa infreddolito, sentivo il profumo
delle patate ancora fumanti e mi sentivo già ristorato.
Ci sono profumi e sensazioni che ritornano dall'infanzia e rimangono per tutta la vita. Io le adoro, sono un focolare interiore che ti conforta sempre.
Ci sono profumi e sensazioni che ritornano dall'infanzia e rimangono per tutta la vita. Io le adoro, sono un focolare interiore che ti conforta sempre.
Questo pomeriggio ho deciso di proporvene una
sfiziosa versione: prepariamo le crespelle di patate e farina servite con
uova al tegamino.
INGREDIENTI PER 4 PERSONE:
- 200g di patate lessate (rigorosamente La Felicina);
- 200 ml di latte;
- 35 g di farina (tipo "Buratto" del Mulino Marino);
- 2 uova;
- 30 g di burro;
PREPARAZIONE
Dopo aver lessato le patate, passatele nello
schiacciapatate e poi impastatele con la farina, le uova e il latte
insaporendo il tutto con sale e pepe: otterrete una pastella densa.
Lasciate riposare il composto per circa 30
minuti.
Ungete con il burro una padellina antiaderente per
crepes e mettetela sul fuoco a scaldare; quando sarà ben calda, versateci un
mestolino di impasto e lasciatelo cuocere per circa 1 minuto. Quando il fondo
si sarà cotto, rivoltate la crespella, aiutandovi con una spatola, e fate
cuocere per un altro minuto anche l'altro lato. Ripetete tali operazioni fino
ad esaurire l'impasto.
Otterrete così le crespelle da
utilizzare come base per le uova, cotte a parte in un padellino con il
restante burro.
Curiosità:
Cos'è la farina "Buratto"? La farina "abburattata" cioe setacciata, è la piu bianca che si riesce a ottenere con le pietre naturali. E' una farina tipo 2 dove rimane una leggerissima parte di fibra e il germe del chicco. E' adatta per ogni cosa.
Come lessare le patate: quando si lessano le patate è sempre bene partire da acqua fredda e mantenere la buccia (dopo averla accuratamente lavata) perchè la polpa non si imbeva troppo d'acqua.
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